[Recensione]Wii Music

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D a V
view post Posted on 30/12/2008, 14:08




Il fatto che Nintendo abbia mischiato le carte del panorama videoludico contemporaneo è ormai chiaro da tempo. Titoli come Brain Training, Training di Matematica, Big Brain Academy sono esempi di una delle tante facce di questa rivoluzione, iniziata ben prima dell’introduzione di Nintendo Wii. Con l’arrivo del Wii Remote il cambiamento si è ulteriormente mosso in questo senso, fino ad arrivare all’avvento della Wii Balance Board e di Wii Fit. Qualcuno ha dapprima descritto tutto ciò con affibbiando il termine “casual” ad ogni singolo prodotto. Qualche teorico più intraprendente è arrivato a parlare di paradossi, coniando il termine “non-gioco”. È solo con l’avvento di Wii Music, però, che si può percepire dove siano arrivati i confini di questo “sconvolgimento paradigmatico”, altrimenti noto con il nome di “Wii Revolution”.


Do, re, mi


Wii Music è un generatore di suoni. Questa frase sintetizza nel bene e nel male il nucleo di questo videogame, un titolo “pick up and play” nel quale agitando in modo intuitivo i controller si ottiene l’emissione di un suono. Nel periodo che ha preceduto e seguito l’uscita di Wii Music la maggior parte dei critici si è concentrata su questo aspetto, considerando Wii Music un gioco la cui semplicità lo rende l’alternativa videoludica a un sonaglino o a quei giocattoli elettronici per insegnare la musica ai bambini in età prescolare. Qualcuno ha addirittura provato a paragonare Wii Music a Guitar Hero o Rock Band, decretando il misero fallimento di Nintendo in questo campo. In realtà la questione non è così semplice: Wii Music è un titolo facile ma complesso, un gioco intuitivo ma complicato, un prodotto indubbiamente più originale di qualunque altra produzione musicale mai vista sulle console.

In primo luogo, qualunque gioco musicale per console – sia esso un simulatore di strumento musicale o un gioco di ballo – lavora solo ed esclusivamente sul ritmo. Il giocatore è infatti chiamato a riprodurre con il corpo o con un controller una sequenza di indicazioni fornita dal computer, preoccupandosi di ripeterla fedelmente senza avere la possibilità di improvvisare. Più la riproduzione del giocatore è fedele a quella richiesta dal gioco, più si guadagnano punti. Wii Music, al contrario, lavora sul concetto di ritmo lasciando al giocatore la possibilità di interpretarlo a suo piacimento, evitando pertanto la presenza di punteggi, vincitori e vinti. Oltre a ciò il titolo Nintendo fa leva su dei concetti molto più complessi del semplice “andare (o non andare) a tempo”: i concetti di melodia, armonia e in particolare di contrappunto.

Senza addentrarci nelle spiegazioni che la teoria musicale dà di questi tre termini, ci limiteremo a dire che Wii Music consente di creare più voci melodiche determinando infinite variazioni di circa 50 brani. Il giocatore può infatti scegliere di seguire rigorosamente la melodia scuotendo i controller a tempo ma, soprattutto, può scegliere di creare qualcosa di completamente nuovo procedendo fuori tempo, imprimendo accenti, improvvisando senza stonare. Le note generate dai controller, infatti, seguono il giro di accordi del brano rendendo impossibile la violazione dell’armonia e, dunque, la stonatura. Si ha dunque la sensazione di procedere in un’“anarchia controllata” del suono, una situazione che pur impedendo al giocatore di stonare permette un’ampissima creatività che, nel bene e nel male, genera sempre qualcosa di “ascoltabile” e, spesso, di “bello”.


Fonte: wiitalia
 
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