Alitalia/ Sì al salva-Malpensa, ora tutto pronto per Air France

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M a g n u m`
view post Posted on 10/1/2009, 23:10




Con il via libera nella notte all'emendamento 'salva-Malpensa', la lunga e tormentata vicenda della privatizzazione di Alitalia - chiuso anche l'ultimo caso politico - sembra ormai destinata a concludersi nella prossima settimana, con il decollo ufficiale della nuova compagnia targata Cai (martedì 13) e l'ok all'alleanza con Air France-Klm. Le commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno dato l'ok alla modifica al decreto anticrisi - proposta dai relatori, ma di matrice leghista - che punta ad aprire la strada alle compagnie aeree, anche straniere, che vorranno occupare lo spazio lasciato da Alitalia con il progressivo ritiro dallo scalo varesino. La questione Malpensa è quindi chiusa - ha garantito il sottosegretario leghista alle Infrastrutture, Roberto Castelli - e l'attenzione torna quindi sulla trattativa per il partner straniero. Con Air France che sembra ormai a un passo dal traguardo e, come ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ormai "si è portata decisamente in avanti rispetto alle altre compagnie". Se Lufthansa sostiene di essere ancora in pista, sembra invece mancare solo l'ok ufficiale della compagnia guidata da Roberto Colaninno all'offerta formalizzata da Air France (che dovrebbe entrare nel capitale con una quota intorno al 25%, investendo circa 310 milioni di euro). Lunedì si riunisce il cda della Magliana per decidere sulla proposta francese, e potrebbe essere davvero l'ultimo tassello di un percorso travagliato. Ma la partenza della nuova compagnia, prevista per martedì, è minacciata dalla possibile mobilitazione dei lavoratori, annunciata da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporti per protestare contro l'azienda essendoci ancora "criticità" nel confronto sulle assunzioni. Lunedì mattina è previsto un nuovo incontro con i sindacati per tentare di risolvere i problemi ancorasul tavolo (soprattutto gli organici incompleti del personale addetto a manutenzione e handling), ma per il momento - in attesa di eventuali "segnali positivi" in queste ore da parte aziendale - restano confermate le assemblee dei lavoratori di terra proclamate per il 12 e il 13 in tutti gli scali nazionali (un paio d'ore la mattina e lo stesso il pomeriggio). Nella serata di lunedì, inoltre, i vertici della compagnia e il commissario straordinario della 'bad company' Augusto Fantozzi sigilleranno la conclusione della vicenda, firmando all'Enac l'accordo per il trasferimento degli asset 'buoni' alla nuova Alitalia. La spinosa questione politica legata al destino di Malpensa si è risolta quindi con una modifica al decreto anticrisi approvata a Montecitorio nel cuore della notte. Una norma che, "per assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali e dei collegamenti internazionali" dello scalo lombardo, dà 30 giorni di tempo al governo per promuovere "la definizione di accordi bilaterali nel settore del trasporto aereo, nonchè per la modifica di quelli vigenti, al fine di ampliare il numero dei vettori ammessi a operare sulle rotte nazionali, internazionali e intercontinentali". Spazio dunque a nuove compagnie al posto di Alitalia, e il ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, ha subito assicurato che si muoverà presto insieme al collega Franco Frattini (Esteri) per contattare "i vari Paesi che devono essere contattati". Ma se la nuova Alitalia è ormai quasi al decollo, arrivano già i primi attacchi dei consumatori sulle tariffe previste dalla compagnia nata dalla fusione con AirOne. In particolare - secondo un monitoraggio dell'Adusbef sulle tariffe aeree applicate in alcuni dei principali Paesi europei - il biglietto della nuova Alitalia da Fiumicino a Malpensa (340 euro) è il più caro d'Europa nel confronto con le analoghe tratte nazionali di maggiore importanza. Per questo, l'associazione ha inviato "una denuncia all'Antitrust italiano ed europeo per chiedere di aprire un'indagine volta ad accertare l'ipotesi di omessa concorrenza e abuso di posizione dominante".
 
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