Resident Evil Zero

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M a g n u m`
view post Posted on 15/1/2009, 14:03




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Dal GameCube al Wii

In svariati anni di esperienza e diottrie consumate sopra le più svariate console e PC, ci rendiamo conto (magari senza farci caso) di riporre fiducia a prescindere riguardo i lavori futuri appartenenti alle software house di maggior spessore e storia, così come appare lapalissiano aspettarsi chissà quale miracolo ludico da un titolo che porta un nome altisonante come quello sopracitato; ma è veramente oro tutto ciò che luccica? Eppure in fase puramente attendista, ogni singolo gioco scolpito nel complicato firmamento della fantasia umana, assume quasi sempre contorni mutevoli da individuo ad individuo, poiché il dono del gusto varia inequivocabilmente dallo 0 fisso all’infinito. Il discorso però decade immediatamente quando una produzione risulta sbilanciata da giudizi troppo positivi o negativi, e questo è senza dubbio il caso di Resident Evil Zero, pubblicazione purtroppo facente mestamente parte della seconda ipotesi. Innanzitutto la parola seguita dal punto interrogativo di turno è: "perché?" Perché la decisione di riproporre un gioco del 2003 dell’allora GameCube? Perché l’interesse a questo Survival Horror scema inequivocabilmente giocando per un tempo a dir poco insufficiente? Perchè (salvo ripensamenti) è prevista solo la pubblicazione giapponese? E soprattutto, perché è stato sfruttato poco e niente il fantastico Wiimote?

Un comparto tecnico al di sotto delle aspettative

Per rispondere ai quesiti sopra indicati, bisogna partire dall’inizio; da come cioè è stato impostato questo episodio, considerato un vero e proprio capolavoro ai tempi del Cubo nintendiano. La storia parte dai freddi e bui sobborghi di Racoon City. In questi luoghi, dove il sole batte solo in cartolina, il giocatore si muoverà accompagnato da un carnet di armi ragguardevole, in un quartiere poco raccomandabile e puramente tetro, dove vengono ritrovati a più riprese dei cadaveri ridotti a brandelli per merito di una creatura tanto misteriosa quanto famelica. A chi tocca risolvere questo dannato caso? Naturalmente alla recluta Rebecca e all’ex detenuto Billy, ben due protagonisti uniti per caso, i quali vivranno una vicenda parallela (entrambi godibili dal giocatore tramite la pressione di un tasto, per passare da un personaggio all’altro) tra zombie affamati e sfondi battaglieri somiglianti all’inferno dantesco. Le vicende come al solito appaiono articolate da autentici brividi su per la schiena, ma la struttura tecnica purtroppo latita parecchio, risentendo di tutti gli anni che ha sul groppone un autentico must del genere. E’ evidente come risulta infelice il lavoro svolto dalla somma Capcom, partita dall’idea azzardata di riproporre un genere somigliante a Resident Evil 4 Wii Edition, senza badare troppo ai controlli fallimentari e all’impatto grafico rimodernizzato poco e niente. Completano il quadro scadente, una colonna sonora dai due volti, oltre ad una longevità ridotta ai minimi termini. La colonna sonora presente, offre un'indubbia freneticità in generale, ma possiede di contro una pessima varietà strumentale unita alla colpevole assenza allacciata agli effetti speciali nelle fasi più accese e vibranti. Come se non bastasse, una durata stimata intorno alle 9 ore di gioco costringe i nasi dei puristi a storcersi dal dissenso, poiché questi viene considerato un tempo di certo non ammissibile per i canoni individuati nella folta gamma degli Horror Game odierni. L’unico valido punto di interesse sembra rimanere una buona presentazione grafica stilisticamente renderizzata, ma ci sembra veramente troppo poco per regalare soltanto la sufficienza, ad uno dei rarissimi bluff provenienti dalla casa madre di Street Fighter.

La paura non corre sul Wiimote

Per concludere, da una profonda analisi tecnica vengono ribaditi e sottolineati i seguenti concetti: pessimi controlli, impatto grafico riportato in fretta e furia ai giorni nostri, durata dell’avventura ridicola. Tutto questo ed altro ancora induce tutto lo Staff di Game a porre il veto ad i suoi amati lettori riguardo l’acquisto di questo Resident Evil Zero. Cara Capcom, stavolta non ci siamo proprio, ci hai tutti abituati troppo bene, ma può fisiologicamente accadere di perdere qualche colpo (ahi ahi, il caldo). Titolo da evitare con cura, almeno per non rischiare di intaccare la gloriosa fama di questa interminabile serie.
 
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