Resident Evil 5

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view post Posted on 19/1/2009, 20:05




Resident Evil 5
A circa tre mesi dalla sua versione definitiva, eccoci qui a parlare nuovamente di Resident Evil 5 in seguito all’inserimento di una demo giocabile nell’Xbox Live Marketplace nipponico di Xbox 360. Abbiamo già avuto modo di testare il titolo all’E3 e Tokyo Game Show di quest’anno, ma ora possiamo provarlo direttamente a casa nostra, con la possibilità inoltre di verificare con mano le potenzialità della modalità cooperativa, vera innovazione di questo prodotto rispetto al predecessore. Vediamo cosa Capcom ci ha offerto come “regalo anticipato di Natale”.

Dai campagnoli spagnoli ai poveri africani il passo è breve
La demo, peraltro localizzata completamente in italiano a livello di menù e sottotitoli, permette di iniziare una partita scegliendo tra i due stage disponibili: L’assemblea e Baraccopoli. La prima ci vedrà resistere a un incessante attacco da parte degli uomini di colore dopo che questi ultimi ci hanno scoperto sbirciare cosa stava succedendo nei dintorni, dove un gigantesco uomo incappucciato e armato di una pesante ascia ha decapitato l’unica persona “sana” tra loro, il quale cercava di avvertirli che quello che stavano facendo era sbagliato. La seconda, invece, propone un percorso attraverso il villaggio, con tanto di “cattivone finale” dotato di motosega che ricorda molto il Dr. Salvador del quarto capitolo della saga che, una volta ucciso, perderà una chiave indispensabile per completare il livello.
La prima occhiata ci riporta subito alla mente il precedente episodio: la visuale utilizzata è la stessa così come sono simili la disposizione dei comandi (ci sono quattro disposizioni di tasti disponibili per venire incontro alle esigenze di qualsiasi tipo di giocatore) e il gameplay in generale. Ci ritroveremo quindi a dover fronteggiare un gran numero di avversari alla volta, cercando di sfruttare a nostro vantaggio l’ambiente circostante. Potremo ad esempio spostare i mobili contro finestre e porte per rallentare l’avanzata dei nemici, far saltare in aria i barili esplosivi nelle vicinanze, salire in posizioni sopraelevate per avere una più vasta visione d’insieme e altro ancora. Nonostante questo, l’interattività è molto bassa e limitata solo alle strutture e oggetti preventivamente messi a disposizione dai programmatori. La cosa è talmente evidente tanto che, ad esempio, l’essere enorme armato di gigantesca ascia può irrompere negli edifici solo attraverso i muri visibilmente già danneggiati e non passando da altre zone. Com’è lecito aspettarsi, l’azione del gioco è davvero adrenalinica e potrà capitare anche di trovarci con poche munizioni e svariati nemici da uccidere, dando un vero e proprio senso di angoscia al player. Purtroppo le cose vengono complicate dal movimento del personaggio ancora troppo macchinoso e certamente non al passo con le produzioni odierne. Infatti, seppur sia stato introdotto lo “strafe” laterale, esso risulta troppo lento per evitare all’ultimo momento i colpi dei nemici, inoltre la mancanza della possibilità di fare fuoco mentre si sta camminando (come Gears Of War o, per rimanere nel campo dei survival horror, Dead Space) mina in parte la godibilità complessiva del titolo e può far storcere il naso a chi si aspetta che una feature come questa sia ormai implementata in ogni gioco moderno. Utili i Quick Time Event per infierire sui nemici a terra con pestone (Chris) o coltellate (Sheva), colpirli quando si trovano storditi o per liberarsi dalle loro grinfie. Una piccola novità è data dall’inventario ora in real time che annulla i tempi morti della “valigetta” e conseguente pausa presente nel quarto capitolo, che rende ancora più adrenalinica ed incalzante l’azione su schermo.

Per sopravvivere è necessario cooperare
La vera novità di RE5 è da ricercare nell’implementazione di una modalità cooperativa per due giocatori. E’ evidente sin da subito che il titolo sia stato progettato per un’esperienza di gioco per due persone, tanto che, anche affrontando la campagna single player, saremo sempre aiutati dalla nostra compagna Sheva, controllata dalla CPU. In questo caso, seppur sia possibile impartire semplici ordini all’altro personaggio, quest’ultimo presenta un’I.A. di discreto livello che potrà toglierci dai guai in svariate circostanze ma spesso e volentieri avrà bisogno di aiuto. Meglio certamente avere un amico con il quale condividere gioie e dolori che il videogame made in Capcom sarà in grado di trasmetterci. Resident Evil 5 permette a questo proposito una modalità cooperativa locale in split screen e online tramite il pluricollaudato sistema Xbox Live.
Durante le sessioni multiplayer sarà importantissimo scambiarsi munizioni e fornirsi supporto a vicenda, tanto che in alcuni frangenti sarà obbligatorio separarsi per raggiungere un obiettivo comune. Ad esempio, nella mappa Baraccopoli, Chris lancerà Sheva nell’edificio di fronte per poi proteggerla a distanza utilizzando il fucile da cecchino dagli innumerevoli nemici che la stanno attaccando, aiutandola in modo che questa riesca a scendere le scale ed infine distruggere il lucchetto alla porta del palazzo nel quale si trova. Siamo sicuri che nel prodotto finale saranno svariate le situazioni di questo tipo.
Per ciò che riguarda la godibilità del gioco online, le nostre prove hanno evidenziato lo sviluppo di un netcode di buon livello in grado di regalare ottime performance complessive con un lag davvero ridotto.

L’Africa non è mai stata così bella
A livello grafico, Resident Evil 5 si pone tra i migliori prodotti di questa generazione. I personaggi e i nemici sono molto dettagliati, così come i vari ambienti nei quali ci troveremo ad affrontare ondate di mostri. Il frame rate risulta bello granitico ed ancorato ai 30 fps con rallentamenti davvero sporadici e circoscritti alle situazioni più concitate. Ottimi gli effetti particellari e la realizzazione delle esplosioni che, accentuate da un motore fisico di buon livello, rendono al meglio le devastazioni prodotte e relativo impatto sugli elementi circostanti. La demo, purtroppo, presentava vistosamente il problema noto come “tearing”, in pratica il “taglio” delle immagini in movimento dovuto alla mancata sincronizzazione dei frames, un problema che affliggeva anche il precedente Dead Rising della stessa software house. Giacché si tratta solo di una demo, siamo abbastanza fiduciosi che il prodotto finale implementerà il V-Sync per eliminare la cosa.
Sotto il profilo audio, il titolo propone effetti sonori adeguati accompagnati da musiche incalzanti nei momenti importanti.
 
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