Madagascar 2, Recensione.

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M a g n u m`
view post Posted on 26/1/2009, 15:51




Madagascar 2




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Genere: Platform
Produttore: Activision
Sviluppatore: Toys for Bob
Versione:
Lingua: Completamenta in italiano
Giocatori: 1-4

Il capolavoro di animazione che prende il nome di Madagascar rientra sicuramente tra i prodotti più ispirati della Dreamworks.
Alex il leone, Marty la zebra, Gloria l'ippopotamo e Melman la giraffa risultò un quartetto vincente grazie anche alla magistrale presenza dei pinguini militarizzati che, a conti fatti, occuparono con il loro carisma l’intera pellicola.
Il videogioco che ne uscì però, come c’era da aspettarselo, non riusciva nell’intento di replicare la qualità della controparte cinematografica.
Troppo corto, lineare e in generale al di sotto degli standard richiesti.
Per un vero cambio di pagina di certo bisognerebbe aver fiducia in un miracolo, oppure nella buona coscienza degli sviluppatori, affinché non si limitino ad usufruire il nome del prodotto per facili guadagni col minimo sforzo.
Vediamo come è andata.

In the jungle, the mighty jungle…
In questo nuovo episodio ritroviamo i nostri eroi con la forte volontà di ritornare alla vita civilizzata, nello specifico nella Grande Mela dalla quale l’intera odissea ha avuto inizio.
Dopo una lunga organizzazione per la partenza con un instabile aereo, i nostri si ritroveranno sperduti in Africa dove li attenderanno mille avventure.
Questa apparentemente lineare trama viene raccontata durante il gioco a singhiozzo, senza che si riesca mai a capire cosa sia partorito dalla mente degli sviluppatori per allungare il brodo, e cosa invece faccia davvero parte dello storyline principale.
Appena dopo aver ammirato gli innumerevoli e variegati colori rilassanti che abbelliscono le varie location, ecco che pad alla mano si comprende in meno di una frazione di secondo quale sia la vera natura di questo titolo.
A conti fatti è una avventura, tuttavia sarebbe meglio definirlo un platform esclusivamente rivolto ai bambini che non hanno mai toccato un joypad in vita loro e che magari fanno difficoltà anche a muovere una levetta .
Se infatti le prime missioni di tutorial possono essere anche giustificate nell’evidenziare un livello di difficoltà che rasenta pressappoco lo zero, sulle successive c’è da essere ben meno clementi.
Specialmente quando i personaggi secondari ci illustrano le varie missioni preannunciandocele come terrificanti e difficoltosissime, e che in realtà si risolvono in nulla che un giocatore navigato non possa superare in più di un paio di tentativi.
Va riconosciuta comunque la varietà e la simpatia con la quale sono state forgiate. In special modo è tra un protagonista e un altro che avviene un discreto cambio di impostazione; con Alex sarete chiamati soprattutto a saltellare da una piattaforma ed un’altra, magari ruggendo ai nemici per farli scappare o impaurire, oppure scalando qualche montagna.
Con Marty invece la componente dominante risiederà nelle vostre abilità di corridore o di “colpitore” grazie ai vostri zoccoli; Melman sarà capace di volare a mezz’aria con le sue lunghe zampe, mentre Gloria mostrerà tutta le sue doti specialmente in acqua, dove potrà sparare bollicine per “cristallizzare” ogni animale pericoloso.
Oltre ai quattro succitati, menzione speciale anche ai pinguini e alla loro immutata simpatia, che impreziosisce anche questa esperienza videoludica in virtù dell’uso di esilaranti siparietti tutti da gustare.
Al loro comando preparatevi a fasi stealth, o ad azioni di gruppo come foste un vero gruppo di marines. Pure qui nulla di eccessivamente complesso, si tratta di possedere un minimo di esperienza per superare senza troppi intoppi anche le fasi più concitate.
Fasi presenti in special modo verso la metà del gioco, quando avrete più dimestichezza con i personaggi e potrete selezionare le missioni preparate apposta per ognuno di loro. Diciamo dunque che l’azione è frammentata, non si segue un filo conduttore. Si sceglie semplicemente un’area, si cerca in lungo e largo gli obiettivi da portare a termine e il più è fatto. Spesso si girovaga in giro per raccogliere monete da spendere nell’apposito negozio per acquistare video, minigiochi, extra e altro ancora.
Specialmente i minigame sono racchiusi in una modalità a parte che permette ad un massimo di quattro giocatori di partecipare. In pratica vengono riproposti, senza troppi fronzoli, i classici giochi di gruppo che da bambini tutti abbiamo provato almeno una volta. Ad esempio i notissimi “gioco della sedia” o “patata bollente” che non vale manco la pena spiegare considerata la loro fama.
Due parole invece ci sentiamo di menzionare riguardo il calcio, anch’esso presente in pompa magna.
Si gioca solo con un giocatore per squadra, escludendo il portiere, e si decide a che punteggio arrivare.
Dire arcade è dire poco, considerato che l’arbitro non esiste (dunque via libera a falli di ogni tipo) e che il campo è davvero ridottissimo. In qualcosa richiama un extra simile già visto in uno degli ultimi Ape Escape per Ps2, oppure Bugs Banny e Taz nei loro viaggi nel tempo ai tempi della PSX. Nonostante i corsi e ricorsi storici qui, superfluo dirlo, è tutto decisamente più semplificato.

Natura morta?
Neppure dal lato tecnico sembrano essere stati svolti chissà quali miracoli. Il gioco soffre di parecchi problemi soprattutto dal punto di vista grafico. Chiudendo un occhio su modelli poligonali non definiti come dovrebbero e texture povere, ci si accorge di errori ben più grossolani, come una pesantissima compenetrazioni tra poligoni e bug grafici di rivelante importanza.
Ad esempio mentre effettuavamo un salto con Alex, ci siamo ritrovati a muovere il leone mentre volteggiava a mezz’aria, potendo addirittura decidere il verso del suo paradossale volo.
Oppure, sempre con lui, abbiamo assistito ad una situazione visiva da film di fantascienza, con la povera bestia sospesa a metà tra una sorta di semicerchio nero nella parte inferiore e da un cielo terso da quella superiore. In questi casi si deve solo riavviare il gioco, maledicendo coloro i quali anno permesso che oscenità simili comparissero in questa produzione.
Dal punto di vista sonoro la situazione invece non è così catastrofica. Gli effetti sono ben riusciti, e il doppiaggio (completamente in italiano) è davvero sublime nella interpretazione mentre un po’ meno nella corrispondenza con il labiale.



  • Grafica 6,0

  • Sonoro 6,5

  • Giocabilità 5,5

  • Longevità 6,0

  • Totale 6,0

 
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