Assassin’s Creed Altair’s Chronicles Nintendo DS

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view post Posted on 4/2/2009, 17:33





Assassin’s Creed Altair’s Chronicles Nintendo DS



Che Assassin’s Creed Altair’s Chronicles sia un titolo pretenzioso lo si capisce fin dall’antefatto. Non si pone, infatti, come una storia parallela alle versioni per console da salotto, ma come loro diretto prequel. In poche parole, chi ha seguito con passione le vicissitudini di Altair, non dovrà lasciarsi sfuggire questo episodio per Nintendo DS che tenta di far luce sul suo oscuro passato. La storia, pur non mettendosi mai particolarmente in luce, non manca di coinvolgere il giocatore che si ritroverà a girovagare per le antiche città mediorientali alla ricerca di un calice miracoloso. Ma Assassin’s Creed Altair’s Chronicles è un titolo molto pretenzioso anche perché si è posto come obbiettivo quello di riprodurre sul piccolo DS uno dei giochi graficamente più avanzati di quest’ultimo periodo. Obbiettivo che potremmo comodamente considerare come pienamente superato. Gameloft, del resto, già responsabile dell’ottimo Brothers in Arms DS, ha saputo dimostrare di lavorare molto bene sul Nintendo DS.

Cosa c’è di nuovo?
Naturalmente Assassin’s Creed Altair’s Chronicles propone un concept parzialmente diverso rispetto a quello provato nelle versioni per console da salotto. Se infatti su X-Box 360 e PlayStation 3 era possibile visitare a proprio piacimento le città mediorientali che facevano da sfondo alle nostre peripezie, su DS le meccaniche di gioco si dipanano lungo binari più rigorosi. Innanzitutto Gameloft ha preferito optare per livelli a scrolling orizzontale: ciò vuol dire che si deve sempre avanzare da sinistra verso destra, quasi fosse un platform bidimensionale. Questo non vuole però dire che gli scenari manchino di profondità: tutt’altro. Altair, infatti, può visitarli in lungo e in largo e, molto spesso, può anche utilizzare le sue incredibili abilità ginniche (che lo fanno assomigliare molto ad un principino persiano di nostra conoscenza!) per raggiungere luoghi a prima vista inarrivabili. Nonostante la direzione sia una ed una soltanto, Gameloft si è comunque preoccupata di introdurre diverse vie tramite le quali raggiungere il vostro obbiettivo. In questo modo la grande libertà d’azione che ha caratterizzato Assassins’ Creed nelle sue versioni per console da salotto non viene eccessivamente sacrificata. Nelle città, ad esempio, potrete scegliere se avanzare lungo la via principale, con il rischio di essere scoperti dalle guardie, oppure di sgattaiolare agilmente lungo i tetti. Quest’ultima opzione, ovviamente, presenta qualche difficoltà in più e si dimostra la scelta ottimale solo per i giocatori più bravi, ma almeno vi eviterà non poche battaglie.

Infatti, nelle caotiche vie delle città mediorientali dell’anno 1000, basterà compiere un passo falso (come urtare un passante, correre o rompere un oggetto del fondale) per attirare l’attenzione delle guardie. Guardie che non sono affatto stupide (almeno nei livelli avanzati) dal momento che, una volta in allarme, inizieranno un inseguimento che non terminerà neppure se riuscirete a rifugiarvi sui tetti. Avete capito bene: i nemici, in Assassin’s Creed Altair’s Chronicles sono degli ossi duri, specie se setterete il livello di difficoltà su Normale o Difficile e, sebbene non risultino particolarmente forti negli scontri all’arma bianca, vi daranno non pochi grattacapi nei funambolici inseguimenti lungo i tetti delle case dal momento che sono pochi gli ostacoli davanti ai quali si fermano. La loro intelligenza artificiale, invece, non dà il meglio durante i duelli: nonostante vi ritroverete spesso circondati, è difficile che due o più nemici vi attacchino contemporaneamente, così come è assai difficile che qualche guardia venga in soccorso al commilitone che avete appena assassinato. I crociati, che sono i nemici più potenti contro i quali dovrete vedervela, pongono in essere qualche strategia in più, ma è comunque raro che rappresentino un vero ostacolo. I duelli, purtroppo, peccano di profondità perché, nonostante Altair disponga di un buon numero di mosse e contromosse letali, i tasti per azionarle sono solamente 2: A (per i colpi normali) ed X (per quelli più potenti), dunque gli scontri finiscono sempre con l’essere la continua ripetizione a casaccio di questi pulsanti…
Particolarmente fastidiosi, invece, si dimostrano gli arcieri che, dotati di una mira infallibile, vi uccideranno in pochi secondi se non riuscirete a trovare velocemente un riparo.
Merita invece un plauso la routine con la quale agisce la popolazione, anche se purtroppo i risultati non sono sempre appaganti.
Spesso, infatti, se vi farete sorprendere durante un assassinio, i passanti allarmati scapperanno correndo a chiamare le guardie. Se nessun soldato è nei paraggi, inizieranno allora a bersagliarvi con frutta e ortaggi, rendendovi obbligatoria la fuga.
I risultati, dicevamo, sono però altalenanti dato che, a volte, potrà capitarvi di uccidere bellamente qualcuno a pochi metri da diversi passanti, senza che questi alzino un dito per fermarvi o chiamare aiuto…

Collegamenti col passato…
Alla fine della fiera questo Assassin’s Creed Altair’s Chronicles potrebbe tranquillamente chiamarsi Prince of Persia DS dato che i due gameplay si assomigliano e non poco. Salti, evoluzioni, corse lungo i tetti, capriole mortali, arrampicate impensabili a mani nude, duelli all’arma bianca… tutti quegli elementi che hanno reso interessante la saga del principino persiano sono oggi presenti in questo Assassin’s Creed Altair’s Chronicles, con l’unica differenza dovuta alla rimarcata presenza di uno stealth mode ben più presente. Un assassino, infatti, deve agire nell’ombra. Comunque sia, la somiglianza con Prince of Persia non deve essere considerata come un difetto. Anzi, dal momento che su DS la saga non era mai riuscita a produrre risultati particolarmente interessanti, possiamo finalmente dire che Gameloft ha raggiunto l’obbiettivo di creare un buon platform in simil-3D profondo e convincente. Il level design è ottimo: Altair salta di tetto in tetto, scivola lungo le pozze di catrame, sorvola baratri utilizzando le funi per distendere, utilizza colonne come passaggi, si serve dei balconi per arrampicarsi lungo le facciate. Quest’ uomo ragno ante litteram non solo regala un profondo senso di libertà che galvanizza il giocatore, ma non manca neppure di ammaliare con i suoi movimenti felini. Le animazioni, infatti, sono sciolte e fluide come quelle di Prince of Persia.

Fiabe arabe
Dal punto di vista tecnico, infatti, Gameloft ha fatto un ottimo lavoro, utilizzando per Assassin’s Creed Altair’s Chronicles lo stesso motore grafico di Brothers in Arms DS. Se si escludono i livelli ambientati nelle fogne di Gerusalemme, la grafica non manca di stupire, proponendo ambientazioni particolarmente grandi e ricche di dettagli. L’architettura araba, con le sue volte variopinte e le sue arcate, con i suoi palazzi color calce e le sue vetrate spettacolari, viene fedelmente riprodotta in un buon numero di scorci da sogno, che non mancano di strizzare l’occhio alle fiabe de Le Mille e Una Notte. Anche il sonoro è discretamente curato, presentando componimenti mediorientali ed un buon numero di effetti FX come il parlottare della gente quando vi avvicinerete alle zone del mercato o l’abbaiare dei cani per le strade più periferiche. Inspiegabilmente, però, il sonoro di Assassin’s Creed Altair’s Chronicles tende a gracchiare se non lo si ascolta con una cuffia… Dal punto di vista della giocabilità, la fatica Gameloft si assesta su livelli medio-alti.

Assassin’s Creed Altair’s Chronicles è infatti un buon Prince of Persia in simil-3D dove lo scorrimento orizzontale è comunque ben camuffato da diverse trovate che non mancano di spezzare la routine della meccanica di gioco. Riguardo la longevità, infine, l’intera avventura di Altair si dipana lungo 10 missioni, composte da 3 o quattro livelli l’una. E’ possibile finirlo in una settimana e per questo vi consigliamo di affrontarlo subito a livello Normale o Difficile, dato che i nemici si presentano più agguerriti ed ostinati. In conclusione, Assassin’s Creed Altair’s Chronicles è davvero un buon prodotto, che non mancherà di far la gioia degli amanti dei platform.

 
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